martedì 27 novembre 2012

EVOL, dal cemento non può nascere altro che cemento

di Armando Cervetti

Ciò che comunemente viene definita street art racchiude al suo interno tutte quelle forme di arte che si manifestano in luoghi pubblici - spesso illegalmente - e che si avvalgono delle tecniche più disparate, dalle bombolette spray, alla sticker art, fino alle installazioni abusive. Gli artisti sono tantissimi e spesso operano sotto pseudonimo o si firmano utilizzando acronimi, ma qualcuno emerge dal gruppo incontrastato. 
Si chiama EVOL, l'artista berlinese che riproduce con minuziosa precisione i blocks dove in Germania, come in Inghilterra e nella maggior parte dei Paesi europei vivono le famiglie più povere della società. EVOL utilizza come base per i suoi lavori tutto quello che trova per strada, dai blocchi di cemento per delimitare il traffico ai resti di qualche capannone industriale, fino a trasformare le cabine elettriche ubicate in qualche via secondaria di periferia. Le sue riproduzioni sono talmente precise e ricche di dettagli, che guardandole in foto spesso ci si chiede se davvero siano riproduzioni o si tratti della realtà. 

L'installazione in Caspar-David-Friedrich-Stadt I, del 2009,
che sorge sui resti di un antico macello
Installazione urbana al mercato di Smithfield, London
EVOL all'opera durante una performance live
L'impressionante lavoro sui resti di un ponte
L'installazione interrata dal titolo Rural City @ MS Dockville in Hamburg

A spasso per le vie dell'installazione interrata dal titolo Rural City
MS Dockville in Hamburg
Cabina elettrica
Cabina elettrica
L'installazione di 13 x 3,5 metri creata per Point Ephémère a Parigi.

Dettaglio dell''installazione di 13 x 3,5 metri creata per Point Ephémère a Parigi.

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