v-ars visualartspace: Un bagno curativo...nel petrolio

giovedì 20 settembre 2012

Un bagno curativo...nel petrolio

di Armando Cervetti

Guardando i lavori della fotografa Chloe Dewe Mathews, il suo progetto dal titolo "Caspian" salta subito all'occhio non solo per la forza delle sue immagini, ma anche per la curiosità che riesce a destare. Il progetto in questione è vincitore del British Journal of Photography nel 2011.

Il viaggio

Chloe Dewe Mathews sul suo sito presenta il lavoro raccontando con queste parole la sua esperienza: "Nel 2010 ho intrapreso il mio viaggio dalla Cina alla Gran Bretagna, nel tentativo di vivere e catturare il forte cambio culturale che avviene nel passaggio dall'Asia all'Europa. Sul mio cammino ho incontrato il Mar Caspio, il mare interno più grande al mondo che riposa silenzioso tra i due grandi continenti. Questo rappresenta il fulcro del mio viaggio, il luogo dove l'Asia inizia a dissolversi nell'Europa.

Sebbene il Mar Caspio sia maggiormente noto per l'industria del petrolio, mi sono ritrovata immersa nell'insolito fenomeno che prende vita ai suoi margini."

Il progetto fotografico dal titolo "Caspian" si concentra principalmente sulla cittadina di Naftalan in Azerbaijan e sulla sua curiosa peculiarità legata all'utilizzo terapeutico del petrolio.

Facciamo un bagno...nel petrolio?

Noto come il petrolio miracoloso, quello che si trova nella regione semi-deserta dell'Azerbaijan centrale non ha un grande valore commerciale, perché troppo pesante per essere raffinato. Ciononostante, si ritiene che immergersi per dieci minuti al giorno abbia effetti benefici e curativi per psoriasi, artriti e reumatismi. La cittadina di Naftalan, negli anni '50 fu ritenuta dai russi un potenziale resort e pertanto vi costruirono impianti capaci di ospitare fino a 2500 persone. Alla fine degli anni '80 si sottoponevano ai trattamenti 75000 persone all'anno. La gran parte degli impianti fu poi dismessa dopo la frammentazione dell'Unione Sovietica, anche se oggi l'interesse sta nuovamente crescendo. Chissà, magari fra qualche anno ci ritroveremo tutti a fare il bagno nel petrolio e ad apprezzarne i suoi benefici...